21 maggio 2013
Videosorveglianza: le regole fondamentali
Il tema della videosorveglianza sembra essere quello che più interessa i datori di lavoro e i semplici cittadini, che da un lato sono sempre più preoccupati della loro sicurezza e dall’altro hanno la paura o il sospetto di essere spiati da qualcuno.
La videosorveglianza crea molti dubbi ai lavoratori, ai semplici cittadini e alle imprese, e in questo mio blog ho ricevuto centinaia di domande sull’argomento.
Vorrei quindi ricordare in poche righe le regole fondamentali da osservare per installare legittimamente un sistema di videosorveglianza, regole che sono state delineate dal provvedimento generale sulla videosorveglianza emanato dal Garante per la protezione dei dati personali l’8 aprile 2010 (pubb. su G.U. n. 99 del 29 aprile 2010).
Innanzitutto, tutti i titolari del “trattamento di dati” effettuato tramite un impianto di videosorveglianza devono affiggere i cartelli di informativa sulla presenza delle telecamere. Questi cartelli devono essere posizionati prima del raggio di azione delle telecamere (è sufficiente che siano nelle loro immediate vicinanze e non necessariamente a contatto con le telecamere) e devono essere ben visibili anche durante le ore notturne (ovviamente solo se l’impianto è attivo anche di notte).
Inoltre, devono essere attuate tutte le misure di sicurezza necessarie per la protezione dei dati eventualmente registrati tramite gli impianti di videosorveglianza. Il Garante non specifica quali debbano essere tali misure, ma nel punto 3.3 del provvedimento sopra citato fornisce sei principi base che le misure di sicurezza devono rispettare.
Vediamoli:
a) in presenza di differenti competenze specificatamente attribuite ai singoli operatori, devono essere configurati diversi livelli di visibilità e trattamento delle immagini e, dove tecnicamente possibile, i soggetti designati “incaricati” o “responsabili del trattamento” devono avere credenziali di autenticazione che permettano di effettuare, a seconda dei compiti attribuiti ad ognuno, unicamente le operazioni di propria competenza;
b) quando i sistemi siano configurati per la registrazione e successiva conservazione delle immagini rilevate, deve essere limitata la possibilità, per i soggetti abilitati, di visionare in tempo differito le immagini registrate e di fare cancellazioni o duplicazioni;
c) devono essere predisposte misure tecniche o organizzative per la cancellazione, anche automatica, delle registrazioni, allo scadere del termine previsto (di norma 24 ore);
d) nel caso di interventi di manutenzione, i soggetti preposti possono accedere alle immagini solo se ciò è indispensabile per fare eventuali verifiche tecniche e solo in presenza dei soggetti dotati di credenziali di autenticazione abilitanti alla visione delle immagini;
e) se si utilizzino apparati di ripresa digitali connessi a reti informatiche, tali apparati devono essere protetti contro i rischi di accesso abusivo di cui all’art. 615-ter c.p. (accesso abusivo a un sistema informatico o telematico);
f) la trasmissione tramite una rete pubblica di comunicazioni di immagini riprese da apparati di videosorveglianza deve essere crittografata per garantire la riservatezza, e lo stesso vale per la trasmissione di immagini da punti di ripresa dotati di connessioni wireless.
Spetta quindi ai titolari del trattamento di dati personali effettuato tramite sistemi di videosorveglianza procedere all’analisi della situazione esistente in concreto e all’attuazione pratica dei sei principi sopra indicati secondo le caratteristiche tecniche del proprio impianto.
Scritto il 22-5-2013 alle ore 18:36
Egregio Dott. Polacchini, nel suo blog ho trovato molte risposte relative alla corretta installazione degli impianti di videosorveglianza invece non ho trovato o , forse, non sono riuscito a trovare (e non solo in questo blog)risposte esaustive sull’ esercizio del diritto di accesso ex art.7 del codice della privacy , che per la videosorveglianza trae origine da necessità effettive:es. il danneggiamento della propria autovettura nel parcheggio del supermercato oppure il furto del portafogli all’interno di una sala giochi.In questi casi il danneggiato o il derubato cosa possono fare?Il titolare della videosorveglianza cosa deve/non deve fare?E nel caso di risposte pretestuose:es. di recarsi prima a sporgere denuncia oppure che la telecamera non funzionava o che il responsabile tornerà il giorno dopo…Saluti.
Scritto il 24-5-2013 alle ore 18:48
Salve Dott. Polacchini,
ho letto molti post sulla videosorveglianza riguardo un privato cittadino e volevo cortesemente chiederLe: videosorvegliare la mia proprietà per dimostrare che il vicino (che ha diritto di servitù attraverso il mio giardino) si comporta in maniera maleducata e usa in modo improprio e irrispettoso un mio bene (il cancello) al fine di dimostrare eventuali responsabilità per danneggiamenti (come ad esempio la rottura del bene), è considerato lecito secondo il principio della finalità?
Ringraziandola per l’attenzione, porgo cordiali saluti.
Diana
Scritto il 28-5-2013 alle ore 19:01
Angelo la risposta alla sua domanda la trova qui:
http://marcellopolacchini.postilla.it/2012/10/23/come-difendere-la-propria-privacy/
Scritto il 28-5-2013 alle ore 19:01
Diana la risposta alla sua domanda la trova leggendo qui: http://marcellopolacchini.postilla.it/2011/09/01/videosorveglianza-in-ambito-privato-limiti-e-pericoli/#comments
e anche qui: http://marcellopolacchini.postilla.it/2011/04/13/videosorveglianza-bisogna-fare-bene-attenzione-prima-di-attivarla/
Scritto il 29-5-2013 alle ore 13:02
Gentile dott. Polacchini,
ho avuto il piacere di ascoltarLa il 23 maggio scorso al Privacy Day Forum di Pisa e di scoprire il Suo interessante blog. Interessandomi di privacy quale funzionario dell’ufficio legale della mia azienda, vorrei sottoporLe un quesito.
Nei nostri supermercati, in applicazione del Provvedimento del Garante sulla videosorveglianza, i monitor che trasmettono le immagini riprese dalle telecamere sono accessibili solo agli incaricati del trattamento. Vorremmo però utilizzare anche dei monitor che riprendano le persone mentre fanno ingresso nei locali e che sono stati eliminati dai nostri addetti alla sicurezza per timore di violare il suddetto provvedimento(è stato riscontrato che nei supermercati dove venivano utilizzati le differenze inventariali erano assolutamente inferiori, poiché fungevano da deterrente, molto di più dei cartelli informativi sulla presenza delle telecamere). Le immagini verrebbero registrate e la telecamera chiaramente segnalata con apposito cartello informativo.
Riflettendo sul fatto che la visione delle immagini delle persone che varcano l’ingresso sarebbe fruibile a soggetti cui dette immagini sono già accessibili “ad occhio nudo”, non credo che tale presenza possa concretizzare un comportamento illegittimo, anche in considerazione della pronuncia di liceità avvenuta per la medesima situazione nei confronti delle banche, alle quali i supermercati possono essere in certa misura assimilati (flusso di denaro, di persone, aumento vertiginoso di furti, anche con scasso, rapine, aggressioni al personale dipendente ecc.), ma gradirei un Suo parere.
Ringraziando dell’attenzione, invio i miei più cordiali saluti.
Anna Paola
P.S. Anche io vivo nei pressi del Conero e da casa guardo il mare.
Scritto il 30-5-2013 alle ore 16:22
Gentile Dott. Polacchini, in riferimento al mio post precedente, mi correggo laddove scrivo di “pronuncia di liceità avvenuta per la medesima situazione nei confronti delle banche”: sono stata indotta in errore, in realtà non ho notizia di alcuna pronuncia in tal senso, bensì ho avuto modo di vedere i monitor in questione apposti presso le banche e in molti esercizi commerciali.
Le altre mie considerazioni restano, invece, invariate.
Nell’attesa di un Suo cortese parere in merito al quesito precedente, ringrazio e cordialmente saluto.
Anna Paola
Scritto il 31-5-2013 alle ore 16:57
Anna Paola, il Garante nel suo provv. gen. 8/4/2010 sulla videosorveglianza al punto 3.3.1 prescrive che si devono designare per iscritto tutte le persone fisiche, incaricate del trattamento, autorizzate ad utilizzare gli impianti e, nei casi in cui è indispensabile per gli scopi perseguiti, a visionare le registrazioni (art. 30 del Codice). Deve trattarsi di un numero molto ristretto di soggetti, in particolare quando ci si avvale di una collaborazione esterna.
Quindi i monitor non devono essere visibili da “tutti”, ma solo da parte del titolare del trattamento o da un suo “incaricato” espressamente nominato. Men che meno i monitor devono essere visibili dalla clientela. Questa prassi è molto diffusa, ma non è in regola con le norme sulla tutela della privacy.
La visualizzazione delle immagini su monitor visibili a chiunque entri nel supermercato equivale alla “diffusione” di dati personali ed in questo contesto appare assolutamente illegittima ed eccedente il principio di proporzionalità.
Ricordo il caso di una multa salata che si sono visti applicare due commercianti ferraresi nell’aprile 2012 dopo il sopralluogo effettuato dal Nucleo Ispettorato del Lavoro dei Carabinieri. Ammontava a ben 12.750 euro a causa dell’impianto di videosorveglianza irregolare presente nel negozio, installato da una ditta specializzata e certificata, in seguito a numerosi furti, alcuni dei quali di notevole entità. Il reato rilevato consisteva, per l’Autorità competente, nell’ “aver posizionato il monitor in posizione ritenuta irregolare, tale da pregiudicare ipoteticamente il rispetto della privacy”. Durante l’ispezione il Nucleo Ispettorato del Lavoro avrebbe infatti accertato l’istallazione di una telecamera orientata sulla zona di vendita, ingresso e banco cassa. Nel verbale è scritto che tale presenza “che rende fruibili e accessibili a terzi non autorizzati le immagini riprese, si pone in violazione della disciplina di protezione dei dati personali”. In sostanza, essendo orientato in direzione dell’area di vendita,il monitoro permetteva a qualsiasi cliente di osservare le immagini riprese (nonostante fossero visibili da chiunque ad occhio nudo).
Qui troverà altri spunti interessanti: http://marcellopolacchini.postilla.it/2012/04/12/videosorveglianza-e-divieto-di-controllo-a-distanza-dei-lavoratori-una-lettura-ragionata-dellart-4-dello-statuto-dei-lavoratori/
Scritto il 31-5-2013 alle ore 17:42
Gentile Dott. Polacchini,
scusi l’ulteriore richiesta successiva alla Sua odierna cortese risposta, ma la violazione si concretizzerebbe anche se i monitor, installati in corrispondenza dell’ingresso, fossero orientati verso l’esterno – non verso l’area vendita -, quasi a fare da specchio a chi accede nel supermercato?
Sperando di non avere abusato della Sua disponibilità, La saluto cordialmente.
Anna Paola
Scritto il 1-6-2013 alle ore 10:25
Direi proprio di si Anna Paola…..
Scritto il 2-6-2013 alle ore 22:09
Egr. Dott. Polacchini,
desidero porLe alcuni quesiti relativi a tutela della privacy nelle pubbliche amministrazioni ed esattamente:
I corridoi, i vani scala, i ballatoi, gli androni, gli ascensori dell’edificio di una P.A. sono considerati luoghi privati o pubblici?
Rientrano nella fattispecie di locali “domicilio” e quindi tutelati dalla privacy?
Possono essere installate telecamere in detti locali da parte dell’Amministrazione che effettuino videoriprese durante lo svolgimento dell’attività lavorativa?
E’ possibile eseguire video riprese per attività di P.G. in prossimità degli ingressi, dei cartellini marcatempo ed anche nei locali succitati?
Ringrazio anticipatamente.
Scritto il 4-6-2013 alle ore 08:58
Giovanni,in primo luogo, va detto che la legge italiana distingue tra “luoghi pubblici” e “luoghi aperti al pubblico”.
I primi sono luoghi di proprietà del demanio dello Stato e sono accessibili a chiunque senza limitazioni e senza alcuna particolare formalità, essendo quello il suo scopo ed utilizzo normale e prevalente (ad esempio strade, piazze, giardini pubblici, spiagge demaniali, sedi di uffici, enti, servizi pubblici e la generalità di edifici pubblici).
I secondi sono luoghi di proprietà privata, ai quali è consentito l’accesso a chiunque secondo le regole e le condizioni fissate dal legittimo proprietario o gestore (come ad esempio esibire una tessera d’iscrizione, rispettare l’orario di apertura e di chiusura, o pagare un biglietto d’ingresso), sia esso un privato o un ente pubblico) o da altre norme. Rientrano in questa seconda i locali pubblici in generale, come cinema, teatri, discoteche, bar, pub, birrerie, eccetera.
Si parla poi di “luogo esposto al pubblico” riferendosi ad uno spazio dove lo spazio stesso, ciò che vi si trova e ciò che vi accade può essere esposto alla visione di un generico pubblico di persone.
Si parla anche di “spazio pubblico”, riferendosi a un luogo fisico (o virtuale) caratterizzato da un uso sociale collettivo dove chiunque ha il diritto di circolare o dialogare. È lo spazio della comunità o della collettività che, in quanto tale, si distingue dallo “spazio privato” riservato alla vita personale, intima, familiare; ma la nozione di spazio pubblico non sempre è associata alla nozione di proprietà pubblica. Di solito non sono associati al concetto di spazio pubblico le zone di proprietà pubblica nelle quali l’accesso è vietato o sottoposto a particolari condizioni d’uso per motivi di sicurezza militare o ambientale o quelle aree di proprietà del demanio che garantiscono la protezione delle coste, degli argini di fiumi o quelle dedicate a un utilizzo collettivo delle risorse naturali come l’uso civico di boschi e pascoli.
Alcuni spazi “ibridi” di proprietà privata caratterizzati da un uso collettivo (come ad esempio i luoghi di culto, i centri commerciali, i parchi tematici, ecc.) non sono “spazi pubblici” ma “spazi aperti al pubblico” in quanto all’interno di essi si applicano restrizioni di comportamento o divieto di accesso nei confronti di alcune categorie di persone.
Fatte queste necessarie precisazioni, direi che corridoi, vani scale, ballatoi, androni e ascensori dell’edificio di una P.A. sono luoghi pubblici, con spazi riservati ai dipendenti della P.A. e spazi aperti al pubblico, che può transitarvi o sostarvi osservando determinate regole o limitazioni stabilite dall’ente.
Tali spazi non sono certamente da considerare “privata dimora” o “domicilio”di qualcuno, tenendo presente che di recente in giurisprudenza si è andata affermando una concezione “soggettiva” di privata dimora, nel senso che non si bada alle caratteristiche strutturali del luogo, quanto piuttosto alla concreta funzione dello stesso in relazione alla vita sociale dell’interessato che si estrinseca con lo “ius excludendi alios” e con la difesa della privacy.
A mio avviso la P.A. può legittimamente installare delle telecamere in tutti quei luoghi per garantire la sicurezza dell’edificio, ma ovviamente non può “controllare a distanza l’attività lavorativa“ dei propri dipendenti (v. art. 4 Statuto dei lavoratori).
In proposito valgono le considerazioni e le regole generali più volte illustrate in altro mio thread specifico: http://marcellopolacchini.postilla.it/2010/05/03/nuovo-provvedimento-sulla-videosorveglianza-aspetti-particolari-legati-ai-rapporti-di-lavoro/
Certamente, una telecamera che inquadrasse la postazione marcatempo non sarebbe lecita.
Diverso è il caso dell’effettuazione di indagini da parte dell’autorità giudiziaria, la quale può disporre sostanzialmente qualunque tipo di controllo tramite videosorveglianza per svolgere le sue investigazioni difensive.
Scritto il 19-6-2013 alle ore 12:19
Egr. dott Polacchini, come prima cosa desidero farle i miei complimenti per il suo sito, per la disponibilità e per la tempestività delle sue risposte.
Vorrei porle alcune domande in merito alla tutela della rpivacy.
Lavoro in un bar in provincia di salerno, in cui i titolari hanno installato un sistema di videosorveglianza senza appore nessun cartello di informativa;tali telecamere sono installate in modo da poter visionare tutto il locale, saletta adiacente inclusa che viene utilizzata per il consumo ai tavoli, e vengono utilizzate soprattutto per controllare il personale. tale impianto permette la visualizzazione delle immagini tramite un pc situato nell’appartamento di un socio che abita al piano superiore del bar e che sfrutta tale impianto per controllarci quando lui sale su a riposare.
E’ una situazione molto stressante dal punto di vista lavorativo perchè ci sentiamo continuamente osservati( una volta gli sfuggì che ci avrebbe anche registrato la voce per sentire cosa dicevamo).
credo che ci siano i presupposti per una denuncia, ma vorrei sapere da lei a chi indirizzare tale denuncia e se c’è un modello preconmpilato da osservare.la ringrazio Michela.
Scritto il 3-7-2013 alle ore 18:26
Egregio Avv. Polacchini,
vorrei porLe una domanda in merito alla conservazione delle immagini registrate in ambito di videosorveglianza.
Nel provvedimento del Garante si legge che “la conservazione delle immagini deve essere limitata a poche ore o al massimo alle 24 ore successive alla rilevazione, fatte salve speciali esigenze di ulteriore conservazione in relazione a festività o chiusura di uffici o esercizi”.
Saprebbe indicarmi quali potrebbero essere le “speciali esigenze”? Nello specifico, avrei bisogno di sapere se è possibile conservare le immagini durante la normale chiusura aziendale del fine settimana (sabato e domenica)? Nel caso in cui si vogliano allungare i tempi di conservazione fino al lunedì, è necessario fare una richiesta di verifica preliminare al Garante? Nel provvedimento del 8 aprile 2010 si parla di verifica preliminare quando si voglia procedere a un allungamento dei tempi di conservazione per un periodo superiore alla settimana e non riesco a trovare informazioni riguardo al caso in cui la conservazione possa avvenire per 72 ore.
RingraziandoLa per l’attenzione, porgo cordiali saluti.
Ing. Irma
Scritto il 15-7-2013 alle ore 10:52
Buon giorno. volevo chiedere un chiarimento su quanto riguarda le varie comunicazioni e\o autorizzazioni per installare delle telecamere di videosorveglianza presso la mia pizzeria. in totale sono 3 telecamere che sono poste solo all’esterno dell’attività. i dipendenti vengono ripresi solamente nel tragitto dalla cantina alla pizzeria in quanto non c’è una scala interna. adiacente all’entrata della pizzeria c’è pure una porta per l’entrata di un piccolo condominio di uffici.
premetto che ho un ottimo rapporto con tutti i proprietari degli uffici, anche se certi sono affittati, devo fare una carta per l’autorizzazione da parte degli uffici del condominio? ai proprietari o agli affittuari?
e per quanto riguarda il personale della mia pizzeria devo passare dall’ispettorato del lavoro anche se non vengono filmati nello svolgere le mansioni lavorative o basta una carta semplice con il consenso.
attendo la sua risposta e ringrazio anticipatamente.
Scritto il 29-7-2013 alle ore 09:05
Buongiorno , volevo chiedere una delucidazione riguardante le telecamere di videosorveglianza . Io lavoro in un ipermercato,dove ci sono videocamere in ogni ambiente, compreso magazzino , scarico merci , nei corridoi interni e su ogni reparto di vendita. Da premettere che non ci sono cartelli affissi per indicare la presenza delle stesse. Io le chiedo se c’è bisogno di un autorizzazione ai dati della privacy e per l’utilizzo dell’immagine da parte del personale? Se si cosa si può fare?
La ringrazio anticipatamente.
Scritto il 4-8-2013 alle ore 00:55
buonasera, dott. Polacchini
vorrei porre alla sua attenzione, alcuni problemi riguardanti la videosorveglianza in un luogo di lavoro, dove sono installate per tutelare il patrimonio aziendale diverse telecamere,che registrano 24 ore su 24 riprendendo tutta la zona dove lavoriamo.
Recentemente l’impianto gia’esistente e’ stato ampliato e modificato in modo che altri dipendenti, di cui ignoriamo sia il numero, sia i nominativi, possono collegarsi a distanza per visionare e scaricare le immagini registrate, (forse possono visionarle anche in diretta), in qualsiasi momento senza che noi possiamo in alcun modo rendercene conto.
Ora da alcune mezze ammissioni, sembrerebbe che si colleghino per controllare l’attivita’ lavorativa, e che da tali videoregistrazioni abbiano riscontrato che ci sono orari in cui essendoci poco lavoro non facciamo niente, poi si sono corretti dicendo che il Ns responsabile osservandoci durante l’orario di lavoro avrebbe riferito di questi tempi morti.
vorrei capire:
1) se anche non potendo provare tale uso illecito delle videoregistrazioni, possiamo contestare all’azienda di non avere predisposto un sistema che impedisca l’uso sconsiderato ed illegale delle video registrazioni.
2)se hanno l’obbligo di fornirci le caratteristiche dell’impianto, i nominativi delle persone incaricate, di predisporre l’impianto in modo tale che ci voglia un rsa presente per farli accedere (ad esempio con sitema a doppia chiave..)alle video registrazioni
3) Se noi abbiamo il diritto di sapere quando stanno per visionare i filmati
4) se e’ obbligatorio un accordo sindacale
inoltre in passato hanno visionato i filmati per un problema di tutela del patrimonio aziendale, e dalle registrazioni hanno poi contestato una non corretta esecuzione dell’attivita’ lavorativa, che con la tutela del patrimonio non aveva niente a che fare; se non sbaglio non potevano utilizzare
la ringrazio per il tempo dedicatomi
cordiali saluti
Scritto il 3-9-2013 alle ore 15:48
Veramente interessante
Scritto il 23-9-2013 alle ore 17:24
Buonasera Dott. Polacchini,
Sono un tecnico che si sta affacciando sul mondo della privacy e le vorrei porre il seguente quesito:
il Titolare di un negozio di parrucchiere ha deciso di installare una telecamera in una zona dove vengono effettuati massaggi e trattamenti di unghie e quindi la telecamera è installata in una zona dove sono presenti le dipendenti, però è presente in una zona specifica solo un monitor che visiona le immagini in tempo reale e quindi non è presente un sistema di registrazione.
La mia domanda è come mi devo comportare in materia di privacy?
Per installare la telecamera devo comunque chiedere l’autorizzazione all’Ispettorato del Lavoro ed adottare le misure minime di sicurezza?
Ringraziandola anticipatamente.
Cordiali Saluti
Per. Ind. Bini Alessandro
Scritto il 23-9-2013 alle ore 18:04
Direi proprio di sì Alessandro….!
Scritto il 25-9-2013 alle ore 15:25
Egregio Dott. Polacchini, siamo in presenza di un impianto di videosorveglienza in un negozio di alimentari installato nel 2000 ed ora vengono sostituite telecamere e videoregistratore, è necessario chiedere l’autorizzazione all’ispettorato del Lavoro come da nuova normativa per le installazioni o si può tranquillamente procedere alla sostituzione in quanto trattasi di manutenzione di impianto preesistente?
Sicura di una sua risposta porgo Distinti saluti.
Pamela
Scritto il 25-9-2013 alle ore 16:57
Se le caratteristiche tecniche dell’impianto e l’angolo di ripresa delle telecamere sono uguali a quelle dell’impianto per il quale fu ottenuta l’autorizzazione nel 2000 non è necessario presentare una nuova istanza di autorizzazione.
Scritto il 25-9-2013 alle ore 17:20
e qualora nel 2000 anno della prima installazione non sia stata richiesta alcuna autorizzazione all’ispettorato del lavoro?
Pamela
Scritto il 25-9-2013 alle ore 17:56
Pamela…. allora è evidente che per i motivi ben spiegatti qui http://marcellopolacchini.postilla.it/2010/05/03/nuovo-provvedimento-sulla-videosorveglianza-aspetti-particolari-legati-ai-rapporti-di-lavoro/ l’istanza di autorizzazione deve essere presentata!
Scritto il 21-11-2013 alle ore 16:53
Salve, intanto ho scoperto per caso questo ottimo strumento di informazione “light” e preciso. La ringrazio molto per questo servizio ai cittadini.
Detto questo volevo una sua opinione in merito a questo: ho scoperto che all’interno dell’ascensore del mio palazzo è installata una (praticamente invisibile). La comunicazione però della presenza di videocamere, nell’atrio, all’inizio della rampa di scale e anche nell’ascensore, è stata affissa fuori dall’ascensore stesso ed ha carattere generico, non specificando assolutamente che ad es. la videocamera è presente anche ALL’INTERNO dell’ascensore. Dunque l’ambiguità e l’incompletezza dell’informativa riportata non permettono alle persone di comprendere CHIARAMENTE che all’interno dell’ascensore sono sottoposti a sorveglianza. Vi sono gli estremi per una denuncia/querela? Grazie. A presto
Scritto il 6-12-2013 alle ore 21:13
gentiliss.mo dott Polacchini
potrebbe dirmi se un’azienda visionando i filmati delle telecamere in occasione di un ammanco, puo’ utilizzare le immagini per fare delle contestazioni disciplinari a dei lavoratori ESTRANEI AL FATTO COSTITUENTE REATO, per non essersi accorti che un plico controllato e ritirato, fosse in un secondo tempo risultato essere stato manomesso, nonostante fosse stata usata la dovuta perizia e diligenza nell’efffettuazione della prestazione lavorativa.
abbiamo preso una contestazione disciplinare sia il collega che ha controllato il plico che io che ero in turno
contestazione disciplinare nella quale viene contestato:
1) di non essermi accorto di un’anomalia di un plico (che non ho controllato io, ma il colllega)
2) di non avere rispettato le procedure (che l’azienda avrebbe dovuto obbligatoriamente dare come previsto dal regolamento del questore che dal decreto sulle capacita’ tecniche.. che non sono mai state nè nè emanate e che sono state richieste dal sindacato insistentemente a mezzo fax già 6 o 7 volte)
3) di avere aperto contemporaneamente le 2 bussole della passavalori (manovra che il Ns responsabile ha autorizzato verbalmente)
4) concludono dicendo:”Ritenendo che il suo comportamento costituisca una gravissima violazione degli obblighi e dei doveri che le derivano dalle norme di legge e di contratto… la invitiamo a fornire giustif…” ( il plico e’ stato controllato,
E’ contestabile al lavoratore di non essersi accorto di una manomissione che con la normale perizia e diligenza nessun’altro si sarebbe accorto? Non saremo di fronte ad una prestazione cui si richieda il risultato e non la prestazione in se’? La formula utilizzata che richiama violazioni a loro dire di norme di legge , e’ inesatta oltre che inappropriata in quanto abbiamo svolto il servizio con la massima diligenza che ci contraddistingue, il regolamento della questura prescrive di usare la massima diligenza… non si puo’ pretendere che una guardia giurata si trasformi in un perito della polizia scientifica, che non possa non avvedersi di una manomissione fatta in modo molto preciso!
Premesso che l’azienda in questione ha da poco incrementato il numero delle telecamere e modificato il sistema di registrazione esistente con un’altro che adesso permette di collegarsi a distanza ed in modo del tutto occulto e visionare e scaricare immagini anche in tempo reale il tutto senza preventiva autorizzazione del DTL o accordi sindacali, che la legge autorizza l’installazione delle telecamere al solo scopo di tutelare il patrimonio aziendale da atti o fatti costituenti reato, e che le immagini non dovrebbero essere utilizzate per contestare eventuali violazioni contrattuali, nemmeno se il datore di lavoro dovesse incidentalmente in occasione di un illecito, visionare comportamenti passibili di contestazione disciplinare. Si puo’ parlare di violazione dell’art4 statuto dei lavoratori e dei provvedimenti del garante sulla privacy, per quanto riguarda l’utilizzo e conservazione delle videoregistrazioni, addetti altrattamento, sistema di videosorveglianza che non deve nemmeno potenzialmente dare luogo a controllo occulto…?
E’ diritto dei lavoratori che hanno ricevuto la contestazione sia come titolari dei dati sensibili trattati (videoregistrazioni),che come unico modo per appurare i fatti contestati , avere accesso alle videoregistrazioni?
E’ contestabile al lavoratore di non essersi accorto di una manomissione che con la normale perizia e diligenza nessun’altro si sarebbe accorto, come di fatti è successo ai colleghi del caveau di destinazione, anche loro vittime della stessa contestazione? Non saremo di fronte ad una prestazione cui si richieda il risultato e non la prestazione in se’?
per finire non è neanche appeso il codice disciplinare, posso invocare il vizio di forma?
Potrebbe anche dirmi come ricorrere al garante?
spero vivamente in una sua risposta perchè ci stanno esasperando con queste continue contestazioni
cordiali saluti
Scritto il 7-12-2013 alle ore 11:52
Fabio non è questa la sede corretta per formulare le sue numerose domande:
La invito a rivolgersi ad un avvocato del lavoro ovvero ai sindacati.
Per quanto riguarda la tutela della privacy le faccio solamente notare che le riprese che riguardano i lavoratori non sono “dati sensibili”.
Non è vero che il datore di lavoro non pissa mai utilizzare le immagini raccolte (legittimamente) per contestare un’infrazione disciplinare o un eventuale reato.
Sulla videosorveglianza negli ambienti di lavoro troverà qui molte risposte che ne delimitano precisamente i confini:http://marcellopolacchini.postilla.it/2010/05/03/nuovo-provvedimento-sulla-videosorveglianza-aspetti-particolari-legati-ai-rapporti-di-lavoro/
Mentre per difendere i suoi diritti (compreso un eventuale ricorso al Garante) troverà qui le modalità: http://marcellopolacchini.postilla.it/2012/10/23/come-difendere-la-propria-privacy/
Scritto il 11-12-2013 alle ore 16:47
La ringrazio innanzitutto per la sua cortese risposta,
premetto che è solo per uno spiacevole errore che ho pubblicato un post così pieno di quesiti, anzi se le è possibile le chiedo di cancerlo.
Erroneamente credevo che le riprese fossero dati sensibili e fortunatamente ho appreso che mi sbagliavo, ed ero straconvinto che potessero usare le riprese esclusivamente per l’accertamento di reati e non per effettuare contestazioni disciplinari, soprattutto se si fosse in mancanza di accordi sindacali o autorizzazioni del Dpl, ed il lavoratore avesse nel massimo della diligenza fatto tutto cio’ che doveva e non si fosse reso conto di una eventuale anomalia.
prenderò visione del contenuto nei forum segnalati
cordiali saluti
Scritto il 11-12-2013 alle ore 17:34
Buonasera, ho letto i post pubblicati da vari utenti, e le chiedo se cortesemente puo’ darmi dei chiarimenti in merito ai miei diritti di lavoratrice,
Prestando servizio all’interno di un’area di massima sicurezza videosorvegliata, se i miei superiori in seguito ad un illecito, dovessero visionare le videoregistrazioni, controllando cosi’ anche la mia attività lavorativa mi contestassero di non essermi resa conto che il sigillo di una porta fosse stato rotto e sistemato in modo tale da sembrare ancora sano, avrebbero ragione, nonstante avessi seguito alla lettera tutte le istruzioni impartite?
la ringrazio
Scritto il 8-1-2014 alle ore 11:11
Egregio Dott. Polacchini, vorrei sottoporle, gentilmente, un quesito a proposito dell’installazione di apparati di videosorveglianza. Sono dipendente di un’azienda privata e ho il forte dubbio, confermatomi anche da alcuni colleghi, di essere controllato con un apparato di videosorveglianza posizionato in alto sulla mia postazione (utilizzando i neon della luce). Tale apparato permette le riprese di tutto ciò che faccio, mostrando attraverso una videochat le informazioni a tutti i colleghi dell’azienda. La situazione é intollerabile. Vorrei chiederLe un consiglio su cosa fare, se questo comportamento può configurare violazione della privacy, se posso denunciare e a chi denunciare tutto ciò.
Spero di ricevere chiarimenti ed informazioni.
Grazie.
Cordiali saluti
Scritto il 13-1-2014 alle ore 17:05
Salve!
Un condomino ha posto senza autorizzazione una telecamera sul cancello esterno dell’edificio che effettua riprese private a suo uso e consumo. La telecamera sembra inquadrare solo il cancello, ma non si può escludere che riprenda parti della pubblica via. Volevo chiederle se – a parte la violazione dei nostri diritti di condomini – ciò non possa rappresentare anche una violazione della riservatezza di terzi. Intendo di chi si trova a passare per la strada o bussa al citofono. Il signore in questione non ha affisso neanche un cartello di avviso. Grazie!
Scritto il 13-1-2014 alle ore 18:25
Sara, la videosorveglianza in ambito privato presenta diversi pericoli ed è soggetta a precisi limiti.
Troverà qui la risposta alle sue domande: http://marcellopolacchini.postilla.it/2011/09/01/videosorveglianza-in-ambito-privato-limiti-e-pericoli/#comments
La legge 11 dicembre 2012, n. 220 intitolata “Modifiche alla disciplina del condominio negli edifici è entrata in vigore il 18 giugno 2013 e ha stabilito che la videosorveglianza condominiale è lecita e le telecamere si possono installare con la maggioranza prevista dal nuovo articolo 1136, comma 2 c.c. (maggioranza degli intervenuti e metà del valore dell’edificio).
La riforma segna un punto fermo e chiude ogni discussione in merito, dopo alterne e contrastanti pronunce giurisprudenziali.
Scritto il 16-1-2014 alle ore 23:44
Salve signor.Polacchini dopo quanto tempo vengono cancellati i video di registrazione di una telecamera di sorveglianza? In pratica si può vedere il video registrato 2 anni fa?
Scritto il 20-1-2014 alle ore 14:09
Buongiorno Dottore, leggendo il blog non ho trovato risposta ad alcune domande in tema di videosorveglianza. Alla luce della riforma condominiale entrata in vigore in giugno 2013, l’installazione dei sistemi di videosorveglianza nelle parti comuni di un condominio necessitano di una delibera approvata con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell’edificio.
Nel mio caso il condominio ha installato l’impianto nel luglio 2012 quindi prima dell’entrata in vigore della riforma e in assenza di una delibera di approvazione ma basandosi su una semplice raccolta di consensi cui hanno aderito 10 su 11 condomini con ripartizione delle spese in modo uguale tra tutti.
Preciso che il bilancio è stata approvato in seguito e che tutti anche l’undicesimo hanno pagato per l’impianto.
La domanda è: la nuova legge ha efficacia retroattiva?
Occorre fare un assemblea per sanare l’installazione o non è necessario in quanto è avvenuta precedentemente all’entrata in vigore della riforma.
Poi chiedo cortesemente se per nominare l’amministratore responsabile del trattamento dei dati di videosorveglianza, si renda necessaria la convocazione dell’assemblea e di quale maggioranza a suo avviso si abbia necessità.
Grazie
M.
Scritto il 21-1-2014 alle ore 23:05
Buon giorno .
All’ interno del mio ufficio e’ stata installata una telecamera che riprende l’entrata e la mia scrivania. Vorrei denunciare la cosa. Cosa devo fare??
Grazie!
Scritto il 25-1-2014 alle ore 10:09
Buongiorno sono affittuario di un appartamento al piano terra, con degli spazi esterni recintati ambo i lati della casa. Ho istallato all’interno un impianto di allarme volumetrico e perimetrale per la mia sicurazza e all’esterno l’ho arrichito “esclusivamente nella mia area di pertinenza” con due telecamere a raggi infrarossi che proiettano ai due lati perimetrali, una di essa proietta un’angolo dove viene parzialmente ripresa una piccola area del suolo condominiale, in fattispecie la portineria esterna. Il conduttore di casa mi ha intimato di eliminare tutto ciò, per un semplice motivo; sostiene che si viola la privacy dei condomini. La domanda: E’ lecito o illecito avere istallato le telecamere esterne corredate di cartello visibile e specifico recante la dicitura “ATTENZIONE AREA VIDEOSORVEGLIATA PER MOTIVI DI SICUREZZA” . gradirei un suo parere professionale. Ringrazio anticipatamente e le porgo i miei distinti saluti
Scritto il 25-1-2014 alle ore 10:22
E’ lecita un’attività di videosorveglianza effettuata da un privato all’interno di un condominio? La questione è piuttosto delicata è può sconfinare anche in ambito penale.
Qui le risposte…. http://marcellopolacchini.postilla.it/2011/09/01/videosorveglianza-in-ambito-privato-limiti-e-pericoli/#comments
Scritto il 31-1-2014 alle ore 14:22
Buongiorno. Vivo in un condominio al secondo piano, e la struttura interna del mio alloggio gravita tutta attorno all’ingresso/salotto/angolo cottura, afferendo tutte le stanze in questa zona. Il mio appartamento è protetto da un antifurto perimetrale. Come per tutti gli antifurti rare volte capita qualche falso allarme. Ho installato nella zona angolo cottura una webcam wireless dotata anche di infrarosso, connessa alla mia linea ADSL con apposita password criptata, le cui immagini sono accessibili in tempo reale dal mio cellulare in maniera tale da verificare la presenza di estranei in caso di falsi allarmi. La telecamera riprende esclusivamente spazi interni al mio alloggio, non punta su alcuna finestra e non prevede alcuna registrazione delle immagini. Sono tenuto ad apporre sulla porta di ingresso nel pianerottolo il cartello di informativa? Grazie. Cordiali saluti
Scritto il 3-2-2014 alle ore 19:21
Buon giorno dott. Polacchini. Vorremmo installare una telecamera per monitorare la sala d’aspetto del nostro ambulatorio. È sufficiente a tal proposito mettere dei cartelli per indicare la presenza della telecamera? La telecamera può essere rivolta verso la strada? L’ambulatorio ha due ampie vetrate che danno sulla strada che verrebbe inquadrata dalla telecamera. La telecamera inoltre manda immagini via web hai nostri cellulari. La ringrazio.
Scritto il 24-2-2014 alle ore 16:00
buongiorno volevo sapere se trammite i carabinieri possono loro vedere loro i filmati dello sportello di una banca di circa un mese fa? ringrazio anticipatamente per la cortesia
Scritto il 1-3-2014 alle ore 23:41
buongiorno, ho letto con attenzione il decreto e molte domande risposte del suo blog. Sono proprietario di un baby parking in un centro commerciale. Vorrei inserire delle camere con registrazione per consentire al personale di monitorare il corretto svolgimento delle attività e in caso di infortunio del bambino verificare l’accaduto. Se da una parte ho capito che basta installare nell’area l’opportuna informativa le non ho capito: trattandosi di minori ci sono particolari indicazioni da seguire? In caso di necessità chi può vedere le immagini? Lei dice che occorre dichiarare il titolare al trattamento delle immaginni ma quale è la procedura? Grazie, Paolo
Scritto il 10-3-2014 alle ore 12:10
Buongiorno,
lavoro in un’azienda di servizi con appalti in diverse aziende. In una di questa ma anche in altre dove presto attività sono istallate delle tlc,regolarmente autorizzate. Domanda: essendo io dipendente dell’azienda in appalto e prestando attività anche nei luoghi soggetti a riprese, anche le nostre Rsu o in alternativa la Dpl, deve sottoscrivere l’accordo o eventualmente farne uno nuovo? in caso non ci fosse l’accordo o l’autorizzazione della nostra azienda, come bisogna procedere?
Saluti e grazie
Scritto il 11-3-2014 alle ore 10:23
Buon giorno dott. Polacchini. vorrei sapere se è regolare l’istallazione di 2 telecamere situate in un condominio,con negozi sottostanti istallate in area condominiale, dal propietario del negozio senza consenso dei condomini,dicendo è per la sicurezza della sua propietà, ma sono regolari che uno ogni volta se che uno passa venga ripreso dalle sue telecamere, anche se lui dice che sorvegliano solo sul suo negozio. cosa secondo me non vera. la ringrazio e cordiali saluti.
Scritto il 12-3-2014 alle ore 00:23
Buonasera dott. Polacchini,
quali sono le modalità di recupero/utilizzo delle immagini registrate in un negozio da parte di un dipendente per denunciare una persona che poco fuori dal negoozio ha commesso un potenziale reato? E’ necessario rivolgersi preventivamente alla polizia o si possono utilizzare le immagini e successivamente consegnarle alla polizia?
Grazie.
Saluti
Marco
Scritto il 18-3-2014 alle ore 16:52
Egregio avvocato,ho lasciato una sera la mia auto nel parcheggio videosorvegliato della mia azienda e la mattina successiva l’ho trovata con tutta la fiancata rigata con un chiodo. Ho fatto denuncia contro ignoti e a tuttoggi, sono passate due settimane, la Polizia non ha ancora ritirato le immagini registrate! Posso io chiedere come danneggiato la loro visione presso la mia azienda?
Scritto il 27-3-2014 alle ore 17:07
egregio avvocato sono volontaria in una associazione di soccorso 118 e facciamo turni di squadra di 4 persone per 6 ore consecutive. sostiamo in una sala comune .ora il direttivo senza interpellare noi volontari ha deciso di installare un servizio di videosorveglianza di cui una telecamera puntata sulla sal comune dove noi sostiamo. tra l’altro l’impianto non è stato montato da una ditta specializzata ma da un “amico” del direttivo ! volevo sapere se potevamo opporci a questo!! grazie
Scritto il 1-4-2014 alle ore 11:23
Egregio avvocato,
vorrei sottoporle la seguente questione:il mio vicino di casa ha installato una telecamera adiacente al mio box, puntata più o meno sul muro divisorio (non è comprensibile il motivo poichè sulla parte interessata vi sono solo rottamaglie, lastre, tetto di un capanno, ed è quasi impossibile usare tale posto come eventuale via di intrusione in casa.). Tale telecamera però riprende in parte, non so quanto, il mio cancello e relativo viale che porta al box.
Trattandosi di persone con le quali non è possibile un civile confronto, gradirei sapere come muovermi per ottenere il rispetto della mia privacy.
La ringrazio di tutto cuore
Scritto il 1-4-2014 alle ore 18:52
Buona sera,
Volevo chiedervi se era lecito installare la telecamera sul mio balcone limitandomi ad inquadrare solo la mia auto parcheggiata in uno spazio aperto al pubblico di pertinenza del condominio di sole 6 famiglie senza amministratore e senza assemblee.
Per attivarla devo chiedere l’autorizzazione al sindaco? Questo ha l’obbligo di rispondermi o vale la regola silenzio/assenso? Grazie
Scritto il 1-4-2014 alle ore 19:01
Ps. Mi correggo, la spazio adibito a parcheggio non è aperto al pubblico ma è pubblico (proprietá comunale) ma di fatto è usato solo dagli abitanti del condominio essendo una strada chiusa cioè vi si entra solo per accedere al palazzo ma non c’è traffico di estranei.
Scritto il 4-4-2014 alle ore 10:40
Buongiorno, volevo chiederle a chi bisogna rivolgersi per accertare che le telecamere installate in un negozio di abbigliamento, che riprendono verso l’esterno e quindi anche gli ignari passanti, siano autorizzate e montate secondo i principi stabiliti dalla legge? Qual’è l’organo preposto al controllo? Grazie anticipatamente per la risposta.
Scritto il 10-4-2014 alle ore 08:22
Buongiorno Dott. Polacchini,
Sono un tecnico e le vorrei porre il seguente quesito:
il Titolare di uno studio commercialista ha deciso di installare delle telecamere che riprendono l’ingresso dello studio esternamente ed internamente prettamente per un discorso di sicurezza, essedo lo stesso stato consigliato dalla Digos per il fatto di trovarsi in prossimità dell’abitazione di un Magistrato. Lo studio non ha dipendenti ma solo liberi professionisti con Partita Iva che all’occorrenza posso recarsi in ufficio e le telecamere non riprendo il posto di lavoro. La mia domanda è come mi devo comportare in materia di privacy?
Per installare la telecamera devo comunque chiedere l’autorizzazione all’Ispettorato del Lavoro non essendoci dipendenti? oppure basta solo segnalare con oppositi cartelli la presenza di telecamere e mettere in sicurezza DVR e relativi accessi?
Ringraziandola anticipatamente.
Cordiali Saluti
Per. Ind. Luigi Toma
Scritto il 11-4-2014 alle ore 17:31
Gentilmente vorrei chiederle dove posso trovare le normative riguardanti la disciplina per l’istallazione di telecamere nelle vicinanze di un terreno confinante,complimenti,Cordialita’ Massimiliano
Scritto il 17-4-2014 alle ore 20:25
Buonasera,ho una officina meccanica,all’esterno del piazzale chiuso vi sono 3 telecamere per la sicurezza dei automezzi posteggiati in attesa di riparazione,a chi devo fare denuncia?ho un solo dipendente, grazie per la risposta Claudio
Scritto il 7-5-2014 alle ore 11:44
Egregio Dott. Polacchini ,io ho un bar dove ultimamente il fondo cassa non è mai quello che dovrebbe essere…
Pertanto mi chiedevo se mettendo dei cartelli e facendo firmare un informativa ai dipendenti, posso apporre una telecamera sopra la cassa ?
La ringrazio per la cortese attenzione .
Scritto il 30-5-2014 alle ore 23:17
Buonasera, il mio vicino lascia andare i cani senza guinzaglio nel cortile indiviso di sua proprietà dove noi abbiamo la servitù di passo. Sono già stati esortati dall’Asl, dai Carabinieri e dal Comune a rispettare la normativa relativa ai cani legati al guinzaglio, ma i cani vengono regolarmente lasciati liberi. Io per denunciarli dovrei avere o foto o filmati, posso pertanto mettere una telecamera che riprenda il cortile?
Grazie
Scritto il 1-6-2014 alle ore 22:49
Gent.mo Dott. Polacchini
A seguito dello smarrimento di alcuni documenti importanti insieme a 150 euro dei quali mi ero in un primo momento rassegnato, poi facendo mente locale ho avuto seri dubbi che la persona vicino a me nell’ufficio postale, con fare sospetto, potesse avere approfittato di un momento di mia distrazione per sottrarmi quanto da me creduto smarrito.
Sono tornato a distanza di qualche giorno nell’ufficio postale chiedendo al direttore, dopo aver spiegato il motivo della mia richiesta, quale fosse la pratica da intraprendere e se le registrazioni eventuali venivano in qualche modo conservate. Questa mia richiesta ha suscitato una inaspettata reazione di diniego che trovo ingiustificata e non in linea con le normative del garante della privacy.
Dal momento che sono stato registrato dalla telecamera della quale non è presente il cartello di avviso previsto, non sarebbe un diritto di conoscere per quanto tempo le registrazioni vengono conservate, perché tanta segretezza cosa c’è dietro questo diritto dovuto.
Se il direttore avesse soddisfatto la mia richiesta avrei potuto se nei tempi sporgere eventuale denuncia. Grato per una risposta che ormai serve a soddisfare una curiosità considerando che lo smarrimento dei documenti risale ormai a 10 giorni
La mia domanda
Scritto il 2-6-2014 alle ore 08:58
polacchini…..perche’ non rispondi piu’?!!ci sono decine di domande in attesa di risposta! Se hai deciso di abolire il blog faccelo sapere,grazie!
Scritto il 2-6-2014 alle ore 19:24
RISPOSTA A FRANCESCO e A ME STESSO
Guardando meglio il web su “Marcello Polacchini” ho trovato quanto costui a postato dicendo che non risponderà, più in quanto il suo blog non ha incontrato quanto lui si era prefisso.
Forse sarebbe stato opportuno che questo lo avesse postato su questo blog, ecco la risposta o meglio le non risposte ai quesiti a Lui proposti: http://www.uilpadirigentiministeriali.com/attachments/article/2437/+a_%20chi_%20interessa.pdf
Scritto il 24-6-2014 alle ore 10:30
Desidero sapere se in una strada provinciale con cartello videosorveglianza (non ben visibili tra l’altro) devono essere visibili le telecamere? Grazie infinite
Scritto il 2-7-2014 alle ore 14:45
Buon giorno,
da poco il mio vicino di casa si è munito di videosorveglianza privata. Dai cartelli esposti all’esterno si desume che le immagini non vengano registrate e che le telecamere inquadrino solo la parte privata di competenza. I dubbi nascono sulle ubicazioni delle medesime, in quanto una sembra posizionata a guardare un’ ampio spazio compreso il mio giardino, ingresso, e strada adiacente con relativi parcheggi, l’altra posta molto in alto in prossimità dell’angolo da dove può benissimo vedere la rampa di accesso ai garage.
Io da privato cittadino cosa posso fare per sapere se tali videocamere non violino i diritti alla privacy?
Scritto il 6-8-2014 alle ore 16:31
Buongiorno Dott.Polacchini,
mi trovo nella situazione di dover dividere un locale commerciale di vendita di sistemi di illuminazione con un’altra azienda che vende materiali di consumo per uffici e che,per varie ragioni non a me imputabili,vorrebbe mettere sotto controllo h24 il registratore di cassa.Il titolare però pretende di mettere in funzione anche un sistema di registrazione audio che registra tutto quello che viene detto nel negozio.
Io non credo che questo sia possibile a norma di legge ma non ho trovato nessun cenno alla registrazione audio.
Mi può dare qualche informazione a riguardo?
Nel ringraziarLa anticipatamente porgo didtinti saluti,
Angelo Bruggi
Scritto il 19-8-2014 alle ore 22:22
sono stata derubata del mio cellulare in un supermercato con telecamere interne di sicurezza. ho sporto denuncia e le autorità mi hanno detto che non ho il diritto di vedere le immagini di chi ha preso il mio telefono. e’ possibile?
Scritto il 13-9-2014 alle ore 15:33
Buongiorno, abbiamo intenzione di istallare delle telecamere all’interno e esterno della nostra azienda,per non creare disagi ai dipendenti e per controllare macchinari che continuano il loro funzionamento dopo le ore di lavoro chiediamo cosa è necessario per la sola attivazione delle telecamere in orari notturni dove i dipendenti non ci sono.Inoltre all’esterno del capannone possiamo istallare telecamere senza vincoli??
Scritto il 5-10-2014 alle ore 18:46
buonasera,volevo domandaroe se era possibile essere denunciati per furto in un supermercato solo tramite le telecamere di sorveglianza senza essere beccati sul fatto?
Scritto il 5-10-2014 alle ore 18:59
ps senza essere a conoscenza dei dati di riconoscimento dell tale persona..visto che non siamo riusciti a becca
rlo durante il fatto
Scritto il 6-10-2014 alle ore 22:25
Buongiorno Avv. Polacchini, un nostro responsabile di produzione ha chiesto di installare alcune videocamere per il controllo di alcuni macchinari nella linea di produzione che non necessitano, di norma, di controllo umano. A suo parere è necessaria l’autorizzazione della DPL anche nel caso di videocamere che riprendono esclusivamente alcune parti di macchinari durante il funzionamento?
Grazie e cordiali saluti
Scritto il 21-10-2014 alle ore 10:44
Gent.dottor Polacchini
chiedo il suo consiglio in merito ad un sistema di sorveglianza “fai da te” che vorrei installare nel mio locale, un bar. è una piccola attività, pertanto non vorrei incorrere in una spesa di impiantista. vorrei tenerlo attivo solo durante l’orario di chiusura. vorrei installare internamente 3 telecamere che riprendano le vie di accesso al locale. Come mi devo comportare per rispettare le normative vigenti?grazie molte
Scritto il 16-11-2014 alle ore 00:21
Buonasera,avvocato
da poco il mio vicino di casa di cui la strada pubblica ci separa, si è munito di 2 videocamere privata. Dai cartelli esposti all’esterno le telecamere inquadrano l’ingresso dell’abitazione e’ l’altra la sua macchina parcheggiata dall’altra parte della strada. I dubbi nascono sulle ubicazioni delle medesime.
Io da privato cittadino cosa posso fare per sapere se tali videocamere non violino i diritti alla privacy?
Scritto il 21-11-2014 alle ore 11:19
Buongiorno,
avrei il seguente quesito da sottoporle:
un’azienda – dotata di un CRM – utilizza dati proveniente da paesi stranieri immetendoli appunto nel proprio CRM come anche i suoi agenti ed esportatori stranieri possono utilizzare l’informazione/dato del CRM promuovendo iniziative nel proprio paese o anche in Italia.
Premesso che a livello di informative è tutto sistemato, quali ulteriori adempimenti deve attuare l’azienda X per essere in regola???
i dati vengono tutti raccolti nel CRM italiano.
Ho preso visione anche di tutta la normativa sui trasferimenti dei dati versi paesi UE e non paesi UE….ma mi sembra una soluzione senza fine!!!
Ringrazio infinitamente per l’attenzione dedicata.
Cordiali saluti.
Scritto il 6-12-2014 alle ore 16:10
Vorrei sapere se un video dato in anticipo a una querela puo essere valido in un azione giudiziaria e i tempi di immagini che riescono a conservare le immagini ce stato un caso dove la polizia anno scavalcato il giudice e si sono appropriati del video e giusto
Scritto il 7-12-2014 alle ore 01:42
Egregio, vorrei conoscere la sua opinione in merito alla possibilità di visione del sistema di videosorveglianza del Comune da volontari appartenenti ad una associazione no profit convenzionata col Comune stesso.
La visione sarebbe finalizzata ad avvertire tempestivamente le Forze dell’Ordine nel cosa fosse segnalato il passaggio di un veicolo di provenienza furtiva (telecamere lettura OCR)o reati di danneggiamento furto ecc (telecamere x sicurezza).
Nel ringraziarla anticipatamente porgo cordiali saluti
Scritto il 23-12-2014 alle ore 11:56
Gentilissimo dott. Marcello Polacchini,
vorrei una conferma su quello che penso in ordine a questa situazione.
Un amico ha installato una telecamera all’interno della propria proprietà vicino al cancello di ingresso che conduce ai propri garage.
Il vicino di casa, con la propria auto, nel far manovra, ha colpito il cancello causando un danno.
La telecamera ha chiaramente ripreso il fatto, ed il mio amico ha conservato il video per utilizzarlo nella causa di risarcimento del danno (il vicino con il quale non ha buoni rapporti si rifiuta di assumersi la responsabilità del fatto).
Da quello che ho letto, anche se le telecamere sono state messe per scopi privati (sicurezza -diversi furti in zona), si applica il codice sulla privacy e la normativa relativa alla durate della conservazione dei video che, se ho capito bene, non può essere oltre le 24 ore.
Il mio amico non può utilizzare quindi il video in una causa giudiziaria.
Scritto il 30-12-2014 alle ore 20:06
Buonasera desidero sapere cosa bisogna fare per montare una telecamera in una zona demaniale marittima.
Scritto il 9-1-2015 alle ore 14:16
salve,
vorrei porre una domanda. è possibile che un esercizio commerciale abbia le videocamere di sorveglianza senza registrare? sono stata vittima di un furto (mi è sparito il portafoglio dalla borsa) in un negozio di abbigliamento e quando,arrivata alla cassa mi sono accorta del furto, e, sospettando (a ragione) della commessa che mi aveva servito, ho chiesto al titolare di visionare i filmati lui ha risposto che “le telecamere non registrano” grazie mille
Scritto il 10-1-2015 alle ore 19:29
buonasera, la scorsa sera nella piazza del mio comune ho lasciato parcheggiato l’auto, l’ho ritrovata con il vetro del lunotto distrutto e una botta nella parte superiore del portellone, si vedeva benissimo che il danno era stato fatto da un camion. Al mattino mi sono recato dai vigili per sporgere denuncia e chiedere se si poteva visualizzare i filmati delle telecamere. Mi e’ stato risposto che per visualizzare i filmati bisogna chiedere alla Procura, io pensavo che la cosa fosse di competenza dei vigili e potessero controllare i filmati quando volessero anche perche’cosi’ passeranno settimane prima di sapere qualcosa. Vorrei sapere se tutto cio’ corrisponde a verita’. Grazie
Scritto il 20-1-2015 alle ore 22:33
SALVE DOTT. AVENDO MONTATO UN IMPIANTO DI VIDEOSORVEGLIANZA CHE RIPRENDE L’INGRESSO DEL CANCELLO E VARIE TELECAMERE SPARSE IN GIARDINO E’ OBBLICATORIO METTERE IL CARTELLO ESPOSTO (AREA SOTTOPOSTA A VIDEOSORVEGLIANZA PER RAGGIONI DI SICUREZZA ? E QUALORA NON SI METTE MI FACCIA SAPERE DISTINTI SALUTI DOMENICO.
Scritto il 21-1-2015 alle ore 11:11
Salve, una domanda: è lecito/normale che in ambienti come la metropolitana chiunque possa vedere chi e cosa inquadrano le telecamere semplicemente sbirciando dal vetro? O tali impianti di sorveglianza dovrebbero essere protetti da sguardi indiscreti? Grazie!
Scritto il 10-5-2015 alle ore 18:31
Spett.lq Dott. Polacchini, ho una domanda da farle. Nella mia azienda è stata creata una sala Bunker nella quale vi sono i monitor con tutte le immagini generate dalle viedeocamere. Il Direttore ha dato questo Bunker in gestione ad una società appaltatrice di sicurezza e vieta l’ingresso a chiunque anche al RLS che ha accesso a tutti i posti di lavoro. Come comportarsi come Rappresentate della Sicurezza dei Lavoratori?
La ringrazio
Scritto il 3-7-2015 alle ore 11:13
Salve io ho messo delle telecamere nel mio locale sia per sicurezza diurna e notturna che per controllo del personale perché ho alcuni dubbi su qualche dipendente
Posso controllare le telecamere da casa e vedere cosa accade in diretta.
In questo caso devo esporre un cartello differente ?
o può bastare quello classico “locale video sorvegliato”
Scritto il 31-7-2015 alle ore 11:53
Scusi la fretta…abbiamo installato telecamere nel condominio ingresso e cortile senza monitor per legge dobbiamo installarlo? Oppure no!
Scritto il 5-9-2015 alle ore 13:18
Buongiorno dott polacchini. .volevo farle una domanda .. io lavoro come cassiere presso una banca. .sospetto che un collega trafughi la moneta nella cassaforte . .cassaforte che in realtà dovrei sempre chiudere come da disposizioni azienda ma che spesso per comodità lascio aperta. .il fatto secondo me risale ad un giorno fa. .oltre 24 ore però. .potrei richiedere il video della telecamera che punta sulla cassaforte. ? Grazie e saluti
Scritto il 5-9-2015 alle ore 13:19
.
Scritto il 17-9-2015 alle ore 14:34
Salve dott. Polacchini, è la prima volta che leggo il suo blog e cercavo appunto qualcuno che potesse darmi delle risposte! Lavoro in un ufficio di un magazzino di privati e da poco più di una settimana è stata installata una telecamera in ufficio,dove comunque riceviamo clienti e si fa cassa, ma non ci è stato fornito nessun avviso ne nessuna comunicazione scritta dell’ avvenuta installazione! Mi sono ritrovata questa telecamera e un cartello con scritto “area video sorvegliata ai fini di sicurezza”
Tra l’altro la telecamera è una telecamera comprata da euronics che ha anche un microfono e la connessione internet per trasmettere in diretta le immagini sul telefonino del datore di lavoro,ora mi chiedevo quanto si potesse fare questa cosa senza chiedere un minimo parere!mi sento anzi ci sentiamo spiate e controllate il che influisce sulla convivenza generale sul posto di lavoro!spero che possa darmi delle risposte al riguardo!! La ringrazio in anticipo!
Scritto il 29-9-2015 alle ore 12:11
Gent.mo,
C’è un locale bar che ha le sue due telecamere esterne di videosorveglianza che però prendono un raggio che sconfina dalla sua proprietà e riprende anche tutta l’entrata del negozio di fianco e pezzo della strada. Vorrei sapere con esattezza il riferimento di legge che rende la ripresa dell’entrata del negozio affiancò illecita.. La ringrazio di cuore.
Scritto il 20-10-2015 alle ore 07:27
Salve,
Quindi una registrazione di video sorveglianza (tipo negozio) di solito viene cancellata automaticamente entro 24ore?
Scritto il 5-11-2015 alle ore 18:30
Buongiorno,
possiedo un negozio e a causa di molti ammanchi a fine giornata ho comprato una telecamera wireless con possibilità di vedere le immagine su smartphone quando sono fuori o di notte quando ci sono alcuni allarmi, come prove di danneggiamento alla porta o movimenti all’interno. il tutto registra e tiene traccia per 24 sole, poi cancella in automatico.
metterò dei cartelli semplici che avvertono clienti e impiegati della presenza di telecamere.
le mie domande sono:
1. per sicurezza informatica si parla semplicemente di una chiave di rete che rispetti i parametri di sicurezza come l’uso di maiuscole minuscole e numeri come password?
2. devo avvertire ispettorato o sindacati?(se si per tutti i casi o solo se voglio metterla difronte la cassa?)
3. ho intenzione di metterla all’ingresso(ma non che vedo anche fuori, solo di lato in modo da vedere solo chi entra e chi esce). serve autorizzazioni particolari o vanno bene solo i cartelli?
4. un altra vorrei metterla nella sala d’aspetto, per controllare eventuale coda quando lavoro in un altra stanza. anche qui autorizzazioni o/e cartelli?
grazie mille.
savio
Scritto il 23-2-2016 alle ore 21:52
Salve dott. Polacchini, è la prima volta che leggo il suo blog e cercavo appunto qualcuno che potesse darmi delle risposte..un condomino del palazzo di-fronte al mio,ha istallato all’altezza del mio piano, un lampada per la segnalazione di presenza sul suo balcone. Ebbene ogni qualvolta che io oppure uno dei miei famigliari esce sul balcone immancabilmente la sua lampada si accende segnalando la presenza mia oppure dei miei famigliari, premetto che la distanza tra le due palazzine e di circa 20 mt .Gli ho chiesto gentilmente se il suo sistema era regolabile mi ha risposto che non sa! Le chiedo gentilmente se è mai possibile istallare un sistema simile personalmente ritengo che non lo sia , ma è una mia opinione il guaio è che mi da un grande fastidio segnala con l’accensione della lampada la mia presenza sul mio terrazzo !! Come posso comportarmi?? Sta forse violando la mia privacy?? Per mio conto può montare anche un faro della contraerea l’importante che non si accende quando io esco sul mio balcone…Grato di una sua cortese risposta le auguro una buona serata e buon lavoro
Scritto il 23-8-2016 alle ore 10:12
Buongiorno.
Saprebbe dirmi dove è scritto dal Garante che in presenza di un impianto di videosorveglianza, oltre all’informativa di primo livello (il classico cartello con il disegno della telecamera, per intenderci) è obbligatorio anche esporre un’informativa analitica dove sono scritte tutte le informazioni di come e da chi vengono trattati i dati?
Grazie e cordiali saluti
Scritto il 29-9-2016 alle ore 09:19
Salve, abbiamo installato presso il mio condominio un sistema di video sorveglianza per ragioni relative a continui furti presso i box dell Palazzo. In realta qualcuno del condominio crede di poter utilizzare le telecamere per controllare se chi ha cani o gatti fanno i bisogni nelle aree comuni e a quanto pare gia qualcuno senza nessun titolo sta facendo questo tipo di controllo.Volevo un vostro parere se questo tipo di attivita è possibile farla in quanto le telecamere sono state installate per i motivi sopra scritti.Grazie anticipatamente .Cordiali saluti Sergio
Scritto il 29-9-2016 alle ore 11:56
Buongiorno. Le chiedo se in un negozio di abbigliamento sia possibile direzionare una telecamera a circuito chiuso verso l’esterno riprendendo ignari passanti e parte della mia proprietà a confine. I cartelli della presenza della telecamera sono affissi all’ingresso del negozio, ma quando si vedono è già troppo tardi, le persone sono state già riprese. Personalmente poi mi sento a disagio in quanto pur non volendo essere ripreso sono come dire costretto, tant’è che per evitare che ciò accada ,le sedie che metto fuori su una proprietà privata ad uso pubblico e che uso sia per far accomodare i clienti che per i miei momenti di relax, sono costretto a metterle in un punto in cui penso siano fuori campo della telecamera. Come posso fare per accertarmi che queste telecamere siano regolari e a chi devo rivolgermi per tutelare la mia privacy e chiedere il risarcimento in caso vi fosse palese violazione? Grazie.
Scritto il 3-10-2016 alle ore 11:58
Buongiorno. Le pongo due quesiti:
1 quale documentazione deve produrre il legale rappresentante di società s.r.l.
che volesse installare delle telecamere esterne al capannone di produzione per la sorveglianza e registrazione delle aree, di sua proprietà adiacenti a capannone stesso. la stessa documentazione vale sia per i dipendenti ( cè la possibilità di svolgere alcune lavoraziioni nelle aree di ripresa) sia per altre persone momentanemente ferme e/o transitate nelle aree di ripresa per motivi vari.
2 quale documentazione deve produrre il legale rappresentante di società sportiva
che volesse installare delle telecamere interne a sorveglianza e registrazione delle aree (scarpire) da visualizzare su monitor “segreteria” e installazione di telecamere a ripresa e registrazione piscina allo scopo di promuovere le attività attraverso la proiezione delle immagini su monitor nella sala di aspetto al pubblico
in entrambi i casi a chi va intestata la documentazione
Grazie per le sue risposte
Saluti
Scritto il 2-11-2016 alle ore 16:33
Sono Roberto ,stamane in un supermercato o notato una tavola di legno a due metri da terra carica di panettoni,la tavola imbarcata dal peso può rompersi da un momento all’altro……o chiamato il responsabile, ma sembra sordo …….a chi devo rivolgermi? Perché un ente intervenga prima che qualcuno si faccia male ? Grazie
Scritto il 12-12-2016 alle ore 18:53
Salve, vorrei sapere, in quanto ho subito un furto, se posso avvalermi del video della videosorveglianza del mio vicino, la quale videocamera punta sul suo ingresso di casa ma riprende anche l’angolo della nostra via.
Scritto il 13-12-2016 alle ore 19:01
Buon giorno,
Avrei bisogno di una delucidazione circa la reale portata della L. 214/2011 con la quale il legislatore ha espunto dalle definizioni di “Dato personale” e “Interessato” qualsiasi riferimento a persone giuridiche, enti o associazione.
Dal tenore delle semplificazioni apportate è corretto dire che i dati del legale rappresentante della persona giuridica (limitatamente alle fattispecie nelle quali rappresenta la persona giuridica) sono “esenti dalla normativa privacy”? Quanto sopra, se vero, vale solo per i procuratori generali (che compaiono in visura) e/o anche per i procuratori speciali (che in visura non compaiono)?
Lo stesso Garante, in un provvedimento del 1997, riferendosi alla vecchia legge n. 675/1996, ebbe modo di precisare che: “… Il riferimento alla “persona fisica”, che compare nella definizione del “Titolare” (art. 1 legge 675/1996), non riguarda coloro che amministrano o rappresentano la persona giuridica, la Pubblica Amministrazione o l’ente, ma concerne gli individui che effettuano un trattamento di dati a titolo personale (ad esempio, il libero professionista, il piccolo imprenditore) e che assumono individualmente la piena responsabilità di una attività che va distinta nettamente, anche sul piano giuridico, da quelle che singole persone fisiche possono coordinare nell’ambito e nell’interesse di una persona giuridica, di un impresa o di un ente nel quale ricoprono incarichi di rilievo. …” (Provv. 9 dicembre 1997 [doc. web. n. 39785]).
Resto in attesa di un Suo cordiale riscontro
Grazie
Scritto il 18-7-2017 alle ore 21:41
Buongiorno,
ho installato una webcam a controllo remoto nel mio negozio e mi sono accorto che un cliente rubava un oggetto. l’ho messo di fronte al fatto e al video e mi son fatto restituire la refurtiva immediatamente senza sporgere denuncia.
vorrei sapere però se le immagini registrate in cui si vede il volto del taccheggiatore che compie l’atto possono essere condivise e se si anche senza oscurare il volto?
grazie
riccardo
Scritto il 14-10-2017 alle ore 20:01
Se le forze dell’ordine chiedono per controllo di un ipotetico reato ai condomini di un palazzidiestrapolare immagini. L’estrapolaxione Chi le paga i Condòmini o le forze dell’ordine?. Perché cmq ha un costo La mia domanda in fatto di diritto é a chi spetta pagare il tutto?Grazie . Buonasera.
Scritto il 10-11-2017 alle ore 13:46
Vittima di un grave abuso da parte dei carabinieri. Accusato di aver dato un pugno ad un carabiniere (presunta azione svolta interamente sotto le telecamere dei carabinieri, comune e di una farmacia) e, malgrado il gip abbia disposto l’acquisizione di tutti i filmati come richiesto dalla difesa, nessuno che abbia dato seguito al perentorio provvedimento.
Il 28 novembre inizia il processo ed ho assoluta necessitá di avere delke informazioni sul tema. Avv. Polacchini puó rispondermi alla mail indicata e i dati necessari per poterla ringraziare.
Scritto il 29-11-2017 alle ore 17:13
Buona sera, sono un avvocato e mi sto occupando di privacy da qualche mese. Una società che vorrebbe delegare a una società terza la raccolta di immagini di videosorveglianza di telecamere installate sulle zone perimetrali, di ingresso e di s/carico di merci, mi chiede se deve ugualmente chiedere l’autorizzazione alla D.P.L.
A mio giudizio la risposta dovrebbe essere positiva, unitamente al fatto che la società che intende installare le telecamere dovrebbe inoltre nominare la società, cui affidare la conservazione delle immagini, responsabile esterno del trattamento.
E’ corretta la mia interpretazione? Grazie molte. Sonia Liberti
Scritto il 29-12-2017 alle ore 22:45
salve
se un dipendente di una struttura alberghiera nell’orario di lavoro effettua il controllo di immagini registrate dal programma di video sorveglianza su una data antecedente ( 2 gg prima- fascia nottura) e scopre che qualcuno è entrato in un locale chiuso utilizzando delle chiavi probabilmente di servizio… e successivamente avverte in ordine gerarchico l’azienda.. in che cosa incorre?
Il dipendente in questione può guardare le immagini registrate ? Anche se il monitor è posizionato sullo stesso banco di lavoro del dipendente?
grazie
Angela
Scritto il 11-1-2018 alle ore 23:03
Buonasera,vorrei sapere se è lecito che un bar abbia una videosorveglianza anche audio….non sono visiva ma anche audio…grazie
Scritto il 21-3-2018 alle ore 20:05
Salve
io ho bisogno di qualche precisazione
Le telecamere presenti in città a chi trasmettono il video? I video registrati per quanto tempo sono conservati? oppure i video sono solo trasmessi in diretta e non vengono registrati? grazie mille
Scritto il 4-4-2018 alle ore 15:24
SALVE,un mio vicino di casa ha installato una videosorveglianza senza nessun cartello e nessuna richiesta condominiale,la videosorveglianza è rivolta verso la sua auto nuova ma, purtroppo riprende tutti i condomini che passano anche perche il nostro transito è su una vialetto comune del nostro condominio,ho deciso di fare un esposto, ma non so chi mettere negli indirizzi, e fra l’altro volevo sapere se era normale essere ripresi in tutte le nostre azioni quotidiane, premetto che la telecamera è nascosta in una casetta di legno.Grazie .
Scritto il 15-11-2018 alle ore 11:19
Buongiorno,vorrei sapere se un’azienda a conduzione familiare di tre persone, figlio proprietario, madre e padre dipendenti per la tutela del patrimonio cosa devono fare per installare le telecamere.
Grazie.
Scritto il 21-12-2018 alle ore 10:51
buongiorno,
nell’ospedale in cui lavoro si effettuano prestazioni sanitarie a domicilio. molto spesso le abitazioni sono munite di telecamere e, ovviamente, i professionisti sanitari sono ripresi durante l’esecuzione delle prestazioni suddette. quali sono gli obblighi a cui sono tenuti i proprietari dell’abitazione? devono esporre un cartello o a far firmare una manifestazione del consenso al trattamento dei dati? il professionista sanitario, in caso non volesse dare il proprio consenso, può rifiutarsi di eseguire la prestazione? grazie
Scritto il 9-4-2019 alle ore 17:58
Sono un inquilino in affitto in una casa dove abito al primo piano. Al piano terra abita un’altra famiglia e, abbiamo in comune il cortile. Questi signori hanno installato una telecamera sulla porta del loro garage,questo sempre nello stesso cortile,in piu parcheggiano sempre nello stesso cortile. Chiedo, possono fare tutto questo senza chiedere un permesso a nessuno? Grazie
Scritto il 18-6-2019 alle ore 11:24
Gentile Dott. Polacchini,
Ho un dubbio che mi tormenta.
Negli spogliatoi della mia piscina ci sono telecamere di sorveglianza. Solo che mi sento molto a disagio ad essermi spogliata li davanti. Chi guarda i video di sorveglianza? Dopo quanto vengono cancellate le registrazioni? La receprionist della piscina mi ha detto che sono collegate alla questura. Posso stare tranquilla?
Scritto il 12-9-2019 alle ore 16:47
salve
nella mia abitazione è stato installato un impianto di videosorveglianza. Vorrei sapere se è possibile eliminare/cancellare parti /fasce orarie delle registrazioni prima della cancellazione automatica dopo 7 giorni. Mio marito la usa per controllare ogni mio spostamento e la cosa mi infastidisce molto.
Grazie
Scritto il 29-4-2020 alle ore 06:51
Buongiorno,
Nel nostro palazzo ci sono telecamere di videosorveglianza interne ed esterne con il relativo cartello che le comunica anche se non cominica chi è il titolare del trattamento ma oltre a queste il custode ha piazzato una sua piccola telecamera quella di tipo domestico nella sua postazione di lavoro interna al palazzo dietro alla sia vetrata riprendendo chiunque entri e esca dal palazzo quindi anche chi non è del palazzo. Più volte ho fatto presente all’amministratore che tale telecamera per me non è consentita sia perché di uso esclusivo e di proprietà del custode sia perché non c’è alcuna autorizzazione assembleare (sebbene l’amministratore mi abbia scritto che è stata autorizzata dall’assemblea ma su mia richiesta di visionare tale delibera non mi ha fornito alcun verbale a tal proposito e io non ne ho che dicano quello oltre al fatto che sentito alcuni condomini che mi hanno escluso tale approvazione infatti io non ho evidenza che siano neppure approvate quelle condominiali poste sia dentro il palazzo sia all’esterno e quindi l’amministratore mi abbia detto il falso) della stessa.Ogni tanto il custode la toglie ogni tanto la piazza anche nascondendola parzialmente. Il custode utilizza la telecamera e può riprendere e immagazzinare le immagini con il suo telefonino senza tra l’altro alcuna garanzia del loro trattamento. La sua telecamera è di quelle che ad ogni movimento può scattare foto o video. Non tutti i condomini sanno neppure quanto sopra detto e quando glielo si dice dicono perché l’ha messa? È lecito che il custode possa mettere una sua telecamera per riprendere di giorno e di notte chiunque da qualunque luogo egli si trovi e voglia con il suo telefonino? Se non può a chi si può far denuncia?Qual è la procedura? Occorre l’intervento delle forze dell’ordine anche per constatarne in flagranza l’esistenza? Rimango in attesa di una sua cortese risposta.
Cordiali saluti.
Michele
Scritto il 16-12-2020 alle ore 03:11
term manuscript (late lat.manuscriptum,
Scritto il 19-12-2020 alle ore 15:55
XVII century was Nicholas Jarry [fr].
Scritto il 8-1-2021 alle ore 12:12
At the same time, many antique
Scritto il 8-1-2021 alle ore 17:18
secular brotherhoods of scribes.
Scritto il 13-1-2021 alle ore 07:28
European glory, and even after
Scritto il 1-2-2021 alle ore 06:53
Many calligraphers have acquired
Scritto il 15-2-2021 alle ore 18:53
Libraries of the Carolingian era). IN
Scritto il 28-2-2021 alle ore 05:14
XVII century was Nicholas Jarry [fr].
Scritto il 1-3-2021 alle ore 00:39
XVII century was Nicholas Jarry [fr].