• CATALOGO
  • LIBRI
  • CODICI
  • RIVISTE
  • SERVIZI ON LINE
  • ELEARNING
  • EBOOK
  • APP
  • BANCHE DATI
  • SCUOLA DI FORMAZIONE
  • SOFTWARE
 
Marcello Polacchini

La tutela della privacy nell'impresa

Il Blog di Marcello Polacchini

  • Home
  • Profilo
  • Pubblicazioni
  • Archivio
Postilla » Impresa » Il Blog di Marcello Polacchini » Privacy » Videosorveglianza dei lavoratori: chiarimenti del Garante

20 maggio 2013

Videosorveglianza dei lavoratori: chiarimenti del Garante

Tweet

Il Garante per la privacy ha chiarito [Provv. 17 gennaio 2013, n. 16, doc. web n. 2291893] che il servizio di televigilanza, con scopo di anti-taccheggio e anti-rapina, non deve consentire forme di controllo a distanza dei lavoratori (vietate dall’art. 4 dello Statuto dei lavoratori).

Secondo l’Authority, infatti, “nelle attività di sorveglianza occorre rispettare il divieto di controllo a distanza dell’attività lavorativa, pertanto è vietata l’installazione di apparecchiature specificatamente preordinate alla predetta finalità: non devono quindi essere effettuate riprese al fine di verificare l’osservanza dei doveri di diligenza stabiliti per il rispetto dell’orario di lavoro e la correttezza nell’esecuzione della prestazione lavorativa (ad es. orientando la telecamera sul lettore di badge)” (cfr. punto 4.1. del Provv. gen. 8 aprile 2010 e il Provv. 10 novembre 2011, n. 421, doc. web n. 1859539).

Perciò la videosorveglianza deve essere usata solo per ragioni di sicurezza e di tutela del patrimonio aziendale e il datore di lavoro deve segnalare in modo adeguato la presenza di telecamere di sorveglianza.
Inoltre, il servizio di televigilanza anti-rapina e anti-taccheggio deve essere affidato a guardie giurate. L’art. 134, R.D. 18 giugno 1931, n. 773 (TULPS) stabilisce, infatti, che “senza licenza del Prefetto è vietato ad enti o privati di prestare opere di vigilanza o custodia di proprietà mobiliari od immobiliari […]” (v. altresì l’art. 256-bis, R.D. 6 maggio 1940, n. 635, Approvazione del regolamento per l’esecuzione del T.U. 18 giugno 1931, n. 773 delle leggi di pubblica sicurezza, che specifica gli ambiti nei quali l’attività di vigilanza e custodia deve essere effettuata da guardie particolari giurate).

Queste sono le indicazioni del Garante che, in seguito all’attività ispettiva condotta dalla Questura di Genova, ha bloccato il trattamento dei dati effettuato tramite il sistema di videosorveglianza installato in un esercizio di un’importante catena commerciale.

Dalle verifiche effettuate è emerso che la società aveva violato in più punti l’accordo che era stato sottoscritto con i sindacati per l’installazione delle telecamere sul luogo di lavoro. Una videocamera, ad esempio, invece che essere utilizzata per finalità di sicurezza, inquadrava il sistema di rilevazione degli accessi dei dipendenti, consentendo quindi – in contrasto con quanto sottoscritto dall’azienda e con lo stesso Statuto dei lavoratori – il controllo a distanza dei lavoratori. Le immagini registrate risultavano poi accessibili con modalità diverse da quelle concordate. Non erano in regola neppure i cartelli con l’informativa semplificata utilizzati per segnalare la presenza dell’impianto di videosorveglianza: non solo non contenevano tutte le informazioni necessarie, ma erano in numero esiguo e, a volte, collocati in posizione non chiaramente visibile.

Dai riscontri della Questura è emerso, inoltre, che l’impianto di videosorveglianza era stato affidato in gestione a un consorzio di ditte esterne che utilizzava per il servizio personale non qualificato. Chi compieva il controllo delle immagini era, infatti, privo della licenza prefettizia di “guardia particolare giurata”, necessaria per poter svolgere funzioni anti-rapina e anti-taccheggio, e non era stato designato dalla società incaricato del trattamento dei dati personali.

Il Garante della privacy ha quindi imposto all’esercente di provvedere a sanare tutte le violazioni riscontrate e ha bloccato il trattamento dei dati effettuato attraverso il sistema di videosorveglianza. Ha anche trasmesso copia degli atti e del provvedimento all’autorità giudiziaria al fine di valutare gli eventuali illeciti penali commessi.

Letture: 18301 | Commenti: 15 |
Tweet

15 Commenti a “Videosorveglianza dei lavoratori: chiarimenti del Garante”

  1. MARTA M. scrive:
    Scritto il 20-5-2013 alle ore 12:36

    Gentilissimo,
    sono a richiedere se il rappresentante dei lavoratori nominato dai lavoratori per visionare le immagini registrate dal sistema di videosorveglianza quando si rivela necessario, debba necessariamente coincidere con l’incaricato alla videosorveglianza.
    Questo rappresentante dei lavoratori la cui nomina è imposta dall’Ispettorato deve anche scegliere i primi 4 caratteri della password per visionare le immagini. Non è chiaro se questo soggetto coincide con l’incaricato che il titolare del trattamento o il responsabile designano per la visione della immagini o se può anche essere un’altra persona.
    Grazie

    Cordialità
    M

  2. Marcello Polacchini scrive:
    Scritto il 20-5-2013 alle ore 17:14

    Marta il datore di lavoro può designare “incaricato” o “responsabile” (purchè abbia le capacità e conoscennze tecniche necessarie) chi gli pare. Lo stesso possono fare i lavoratori.
    Le due figure non devono necessariamente coincidere.

  3. Daniele scrive:
    Scritto il 29-5-2013 alle ore 22:39

    Buonasera,
    Il Direttore del punto vendita nel quale presto servizio come commesso, ha registrato delle mie immagini con il suo cellulare attraverso il sistema di videosorveglianza installato all’interno del punto vendita. In queste immagini venivo ripreso mentre utilizzavo, durante l’orario di lavoro, il telefono cellulare per effettuare una chiamata. Il tutto si è concluso con un rimprovero verbale mentre mi faceva vedere sul suo telefonino le immagini che aveva ripreso. La mia domanda è la seguente: è possibile agire in questo modo? Il direttore in questo modo ha violato la mia privacy? Quali provvedimenti posso prendere? La ringrazio della sua disponibilità

  4. Marcello Polacchini scrive:
    Scritto il 30-5-2013 alle ore 08:21

    @Daniele.
    Legga bene qui: http://marcellopolacchini.postilla.it/2010/05/03/nuovo-provvedimento-sulla-videosorveglianza-aspetti-particolari-legati-ai-rapporti-di-lavoro/

  5. vittori scrive:
    Scritto il 20-6-2013 alle ore 16:54

    Buona sera,
    ho un quesito da sottoporle:
    nell’ambito della mia professione mi trovo a seguire ai fini privacy un gruppo logistico con svariati depositi sul territorio nazionale.
    L’acwuisizione di tale cliente è molto recente, e mi sono trovato a verificare che in tutti i depositi sul territorio sono installati sistema di videosorveglianza che per la natura delle riprese potrebbero inquadrare anche dipendenti durante le fasi di carico/scarico senza aver avuto un acoordo sindacale o aver avuto i permessi dalla DPL.
    Lei come mi consiglierebbe di agire?

  6. Marcello Polacchini scrive:
    Scritto il 20-6-2013 alle ore 17:37

    Vittori legga la risposta qui: http://marcellopolacchini.postilla.it/2010/05/03/nuovo-provvedimento-sulla-videosorveglianza-aspetti-particolari-legati-ai-rapporti-di-lavoro/

  7. sara scrive:
    Scritto il 13-7-2013 alle ore 16:29

    Egregg.signor Polacchini,a breve aprirò un risto-pub,è, mia intenzione chiedere le autorizzazioni per l’istallazione di videocamere sia all’interno che all’esterno del locale.Essendo su una piazza dove sono già esistenti telecamere del comune di provenienza,vorrei capire se potrei avere difficoltà per questo e per il fatto che il locale è sito su una piazza storica soggetta al parere della sovraintendenza,inoltre il tipo di videosorveglianza che si trova all’interno deve permettermi di evitare eventuali furti dei miei dipendenti, quindi potendoli riprendere e registrare i loro movimenti all’interno dell’area operativa delle cucine e della pizzeria che non è accessibile al publico, il controllo a distanza ,mi serve per il motivo sopra citato, e per la sicurezza dei miei dipendenti stessi ,dei clienti e del mio investimento. Mi trovo in un paese, dove le rapine a mano armata si effettuano in pieno giorno e alla presenza di tutti, quindi il poter registrare gli eventi sarebbe ipoteticamente anche utile alle forse dell’ordine.in attesa di un suo riscontro colgo l’occasione pre ringraziarla anticipatamente, ed inviarle i miei più cordiali saluti.

  8. Alessia scrive:
    Scritto il 2-8-2013 alle ore 19:12

    Egregg.signor Polacchini, proprio oggi il mio nuovo datore di lavoro mi ha comunicato che prossimamente mi farà firmare una carta riguardo la videosorveglianza . dice che saranno installate nuove telecamere oltre quelle già presenti nel punto vendita che sono (detto da lui stesso) già collegate al suo studio per vedere chi c’è in negozio clienti compresi. si tratta quindi di sorveglianza a distanza che di certo con un mio consenso non sarebbe comunque legale o sbaglio?

  9. MARTA M. scrive:
    Scritto il 10-10-2013 alle ore 18:45

    Gentile Avvocato Le chiedo cortesemente un chiarimento.
    In un centro commerciale vengono installate delle telecamere.
    Si precisa che il centro è interamente di proprietà di un immobiliare ma quasi tutti i negozi sono concessi in locazione ad una società A che gestisce la maggioranza di questi negozi. Dato che non l’immobiliare ma la società che gestisce ha commissionato l’impianto che verrà collocato all’interno dei negozi di questa società, che i dipendenti di quei negozi hanno concluso un contratto con questa società, ritengo che detta società sia la titolare del trattamento dei dati e che l’accordo sindacale debba essere concluso tra questa e le rappresentanze della medesima.

    Tuttavia qualche telecamera verrà apposto in un negozio che pur essendo di proprietà del’immobiliare è condotto in locazione da un altra società che chiamerò società B e nel negozio i dipendenti della società B hanno concluso un contratto con questa. Dunque anche la società B sarà titolare del trattamento dei dati e dovrà concludere un accordo sindacale con i suoi dipendenti. E’ corretta secondo lei questa interpretazione? Tuttavia essendo società del medesimo gruppo anche se con identità giuridiche diverse, chi visionerà le immagini e custodirà i videoregistratori sarà la società A. Secondo Lei oltre a due accordi sindacali ogni nomina ad incaricati dovrà essere sottoscritta da entrambi i titolari del trattamento?
    Ringraziando della Sua cortesia, porgo Cordiali Saluti.
    Marta

  10. Massimiliano Nepa scrive:
    Scritto il 12-11-2013 alle ore 10:05

    Buongiorno, ho un quesito spero semplice: nell’azienda privata in cui lavoro io ed un mio collega che apparteniamo al gruppo CED seguiamo tutta la parte informatica aziendale, compresi i sistemi di videosorveglianza. Ora stiamo defininendo responsabilita’ ed altro. Ci chiedevamo come regolarci se qualcuno dei proprietari viene a chiederci di fare una ricerca su una ripresa video per ragioni di sicurezza (tipo se si subisce un furto per dare le riprese ai carabinieri). Soprattutto volevamo capire come gestire i ruoli vari di responsabilita’ e di addetti al trattamento dei dati personali videoripresi, questo per rispettare la normativa sulla privacy. In pratica noi che possiamo manipolare le immagini video ma che lo facciamo solo se richiesto dai superiori che ruolo abbiamo? E i superiori che possono vedere le immagini video chiedendocele ma non avendo le password per farlo ma imponendoci eventualmente d iavere un estratto video (come nel caso del furto) che ruolo anno? Penalmente in pratica chi sta nei guai?
    Grazie

  11. Patrizia G. scrive:
    Scritto il 31-10-2014 alle ore 13:24

    Buongiorno,è lecito installare una telecamera all’entrata del parcheggio del personale e sul parcheggio stesso? E chiedo ancora se è possibile installare una telecamera all’nterno del perimetro dell’azzienda ,ma esterna agli edifici, dove il personale circola durante l’orario di lavoro. E’ forse una forma di controllo a distanza del lavoratore?

  12. Laura scrive:
    Scritto il 10-11-2014 alle ore 17:54

    Gentile Avvocato, lavoro per un agenzia finanziaria e da circa un mese sono state poste delle telecamere proprio sopra le postazioni di ogni dipendente, solo dopo un mese ci hanno fatto firmare foglio di accettazione con specifica di tutela dei beni aziandali, le chiedo se è legale riprendere una postazione fissa del lavoratore per 8 ore consecutive premettendo che non abbiamo cassa e quindi non c’è rischio rapina. grazie

  13. salvatore scrive:
    Scritto il 23-3-2015 alle ore 20:30

    Gentile Avvocato, sono un tabaccaio e nel mio negozio possiedo un sistema di video sorveglianza, vorrei cortesemente sapere se e cosa bisogna segnalare a riguardo alla Prefettura della mia citta’, poiche’ un mio collegaga è stato pesantemente sanzionato per carenza di segnalazione a tale Autorità.
    In attesa la ringrazio e saluto

  14. Marco scrive:
    Scritto il 23-6-2016 alle ore 11:00

    Buona sera,
    Vorrei chiederle un informazione, io svolgo opera di volontariato presso un’associazione di protezione civile, per presunte ragioni di sicurezza la direzione ha installare llato delle telecamere di sorveglianza, senza chiedere parere ai volontari e senza dichiararne la posizione.
    So che sotto diversi punti di vista i volontari sono equiparati a dei dipendenti, quindi se anche in questo caso è così vorrei sapere quali possono essere i diritti di noi volontari che sono stati violati in questo caso.
    La ringrazio anticipatamente per l’attenzione che vorrà dedicarmi

  15. rossella scrive:
    Scritto il 30-6-2016 alle ore 11:58

    Buongiorno,
    secondo la normativa vigente un attività commerciale non può installare le videocamere fino ad ottenimento dell’autorizzazione o della sottoscrizione dell’accordo sindacale.
    Le chiedo se c’è modo di provvedere al montaggio delle videocamere prima dell’autorizzazione ad esempio con accordo interno con gli stessi dipendenti. Grazie

Scrivi il tuo commento!

  • 31 marzo, ADS, Agenzia delle Entrate, Anagrafe tributaria, art. 7 codice privacy, autorizzazione, call center, Codice della privacy, consenso informato, controllo a distanza, controllo computer, controllo del datore di lavoro, dati personali, decreto monti, decreto semplificazioni, decreto sviluppo, Documento Programmatico sulla Sicurezza, DPS, Garante, Garante per la privacy, Garante privacy, imprese, informativa, informativa privacy, informativa videosorveglianza, misure di sicurezza, misure minime di sicurezza, outsourcing, persone fisiche, Privacy, privacy cittadini, proroga, reclamo al Garante privacy, registro pubblico delle opposizioni, regole videosorveglianza, ricorso amministrativo al Garante, risarcimento danni, sanzioni, telecamere intelligenti, telemarketing, trattamento dati, trattamento di dati personali, tutela della privacy, videosorveglianza, web
  • HOME |
  • FISCO |
  • DIRITTO |
  • LAVORO |
  • IMPRESA |
  • SICUREZZA |
  • AMBIENTE
  • Chi è postilla |
  • I blogger |
  • Blog Policy |
  • Diventa Blogger |
  • Chi siamo |
  • Contatti |
  • Privacy |
  • Note Legali |
  • Policy cookie |
  • Pubblicità
 X 

P.I. 10209790152

Postilla è promossa da: IpsoaIl FiscoCedamUtetIndicitalia