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Postilla » Impresa » Il Blog di Marcello Polacchini » Privacy » Videosorveglianza: ecco le regole per i Comuni

24 novembre 2010

Videosorveglianza: ecco le regole per i Comuni

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“La videosorveglianza è divenuta oggi uno strumento indispensabile, nelle città, nei Comuni piccoli e grandi, alla tutela della sicurezza pubblica e alcontrasto della criminalità, divenendo ormai parte integrante dell’arredourbano, come i lampioni, le panchine, i semafori”.

Con questa affermazione del Vice Presidente dell’Anci si è aperto il Convegno sullavideosorveglianza nei Comuni, tenutosi l’11 novembre scorso a Padova presso il quartiere fieristico, nell’ambito della XXVII Assemblea annuale dell’Anci.

Durante l’assemblea dell’Anci Francesco Pizzetti, Presidente dell’Autorità Garante per la privacy, e Flavio Zanonato, Sindaco di Padova e Vice Presidente dell’Anci, hanno presentato la pubblicazione “Linee Guida per i Comuni in materia di videosorveglianza alla luce del provvedimento garante Privacy 8 aprile 2010″ (Collana Argomenti ANCI – Edizioni ComuniCare).

Le Linee Guida – messe a punto dall’Anci in collaborazione con l’Ufficio del Garante per la privacy, a seguito del nuovo provvedimento generale in materia di videosorveglianza adottato dal Garante nell’aprile scorso – sono un utilissimo strumento di lavoro per i Comuni per interpretare nel modo più corretto le regole stabilite dall’Autorità e forniscono indicazioni sulle specifiche regole che le amministrazioni comunali devono rispettare per l’installazione e la corretta gestione di telecamere e sistemi di controllo video ai fini della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, oltre a quelli di sicurezza urbana.

Come è noto il Garante per la protezione dei dati personali con il Provvedimento generale emanato l’8 aprile 2010 ha fornito nuove regole in materia di videosorveglianza, aggiornando le disposizioni del 2004, anche alla luce delle nuove competenze attribuite ai Sindaci in tema di sicurezza urbana e a seguito delle diverse evoluzioni tecnologiche intervenute negli ultimi anni. Secondo l’Autorità Garante per la privacy è necessario trovare il corretto punto di equilibrio fra due beni preziosi e irrinunciabili quali la sicurezza e la libertà. Perciò il bisogno di sicurezza e di rispetto della legalità, che è alla base dell’uso e della diffusione delle videocamere, deve essere assicurato rispettando sempre i principi di protezione dei dati personali.

Flavio Zanonato, delegato alla Sicurezza dell’Anci e Sindaco di Padova nell’ambito del convegno organizzato dall’Anci sulla videosorveglianza nei Comuni, ha affermato che “è importante che nella videosorveglianza, accanto al rispetto della sfera privata e del corretto utilizzo dei dati personali, i Comuni si dotino di regole affinché il servizio sia sempre più accessibile, trasparente, ed individuando al proprio interno precise responsabilità di gestione”.

Secondo l’Anci, per fornire ai cittadini nuovi strumenti a tutela della legalità e della sicurezza nel rispetto dei principi della privacy è importante che nell’attuare la videosorveglianza, accanto al rispetto della sfera privata e del corretto utilizzo dei dati personali, i Comuni si dotino di regole affinché il servizio sia sempre più accessibile e trasparente, individuando al proprio interno precise responsabilità di gestione.

Pertanto l’Anci ha auspicato che le Linee Guida si arricchiscano con la previsione di “uno specifico Regolamento per la gestione della videosorveglianza da parte dei singoli Comuni, di fondamentale importanza perché garantirebbe la corretta individuazione di specifiche finalità e di tutta una serie di altre attività, come ad esempio l’individuazione del responsabile del sistema o degli incaricati al trattamento delle immagini”. Per l’Anci “la predisposizione del Regolamento è una forma di grande trasparenza amministrativa nei confronti dei cittadini, che vedrebbero così protetti i propri dati personali, secondo regole chiare, inderogabili e incisive”. Proprio per questo motivo gli uffici tecnici dell’Anci hanno predisposto uno schema di Regolamento comunale per la gestione di un sistema di videosorveglianza.

Al convegno dell’Anci ha preso parte anche il Presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali Francesco Pizzetti, il quale ha affermato che “il significato politico della videosorveglianza consiste nella tensione tra diritto alla sicurezza e diritto alla libertà. E’ normale che maggiore sarà la sicurezza che vogliamo e maggiori saranno i limiti alla libertà dei cittadini. Bisogna per questo trovare il modo di equilibrare diritti che sono tra loro in tensione“.

Letture: 8203 | Commenti: 3 |
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3 Commenti a “Videosorveglianza: ecco le regole per i Comuni”

  1. Franco scrive:
    Scritto il 17-1-2011 alle ore 10:44

    Leggete l’articolo di questo avvocato a questo URL: http://www.andreadagostini.it/articoli.asp?selezione=17

  2. Marcello Polacchini scrive:
    Scritto il 17-1-2011 alle ore 13:30

    Grazie per la segnalazione!
    :-)

  3. giorgio pasetto scrive:
    Scritto il 29-12-2014 alle ore 00:49

    l’argomento e video camere ,il bar vicino casa ha messo la video camera all’esterno per visualizzare il contenitore sigarette forse per controllare i vandali,deve dare comunicazione al comune o altri enti ,perchè fuori nelle vicinanze del contenitore non c’è nessuna autorizzazione….

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